Penalizzati i malati cronici

IL primo sommario bilancio dell’anno sanitario in cui si può iniziare a dare la cifra della crisi vissuta nel 2020 consiste nel fatto che nei reparti di Medicina interna si sono dovuti contingentare i ricoveri programmati. A soffrirne principalmente coloro che erano pazienti per insufficienza renale o cardiaca. Molti di loro hanno dovuto rimandare il ricovero per altre urgenze dovute alla difficile convivenza coi malati di Covid. La prima stima è di 700mila persone di cui, 400mila non hanno vista garantita l’assistenza. A dirlo la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti che ha desunto il dato facendo riferimento ai dati dei ricoveri ospedalieri del 2018 e confrontati con quelli del 2020. Si tratta quindi di una stima, non di un dato certo. Nel 2018 erano stati 995.951 i ricoveri nei reparti di Medicina interna, di cui il 56% rappresentato da pazienti cronici. Sul Covid, invece, mentre i contagiati ammontano a un milione novecentomila persone circa, sono state 90mila le persone ricoverate. 63mila hanno occupato il reparto di Medicina interna ma la media del loro ricovero è stata il doppio dei ricoveri normali.

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