Nobel per la ricerca sull’mRna

Storia da autentica narrazione di una studiosa costretta a scappare dal blocco sovietico per trovare finalmente affermazione

( Katalin Karikó )

Immunoterapia potrebbe arricchirsi della sperimentazione contro il cancro attraverso la ricerca sull’mRna. Oggi è stato dato un riconoscimento importante a questo versante di ricerca con il conferimento del Nobel per la Medicina 2023 a Katalin Karikó e Drew Weissman. Hanno gettato le basi per i vaccini a mRna messaggero. IN questo modo sono stati reso possibili i vaccini anti Covid-19.

La ricerca sull’mRna con la scienziata biochimica Karikò (68 anni) è iniziata dai primi anni Ottanta. Sede, il Centro di ricerche biologiche dell’Accademia delle Scienze di Budapest. Karikò dovette riparare negli Stati Uniti dove credevano in questa tipologia di ricerca, dove non c’era l’oppressione del partito e di una nomenclatura asfissiante. Era appena il 1985. Tanto che a Budapest la specifica sezione di ricerca venne cancellata. Karikò ebbe conferma delle sue intuizioni nell’Università della Pennsylvania. Quello della scienziata fu un’autentica fuga: la figlia aveva appena due anni, col marito, la bambina e il suo orsacchiotto nel quale erano nascosti risparmi della famiglia. Tutto per continuare la sua ricerca sull’mRna. Conosce Weissman (l’altro vincitore, 64 anni) negli anni Novanta. L’obiettivo per lo studioso era invece cercare il vaccino contro l’Hiv. Nel 2005 la prima vera soddisfazione con la pubblicazione della ricerca sugli strumenti per contenere gli effetti collaterali dell’mRna. Nel 2013, dopo aver resistito a varie lusinghe per cambiare la sua sede di ricerca, Karikò si trasferisce in Germania per lavorare nella BioNTech. Sono queste ricerche a tornare utili quando si debbono trovare le modalità per trasformare le cellule in produttori di anticorpi.

La ricerca per cui hanno avuto l’ambito riconoscimento internazionale consiste nell’aver scoperto “le modifiche delle basi nucleosidiche tali da consentire lo sviluppo di efficaci vaccini a mRna contro Covid-19”. Sono ricerche per cui sono cambiate le cognizioni su come l’mRna interagisce col sistema immunitario.