Il sale, l’alimento che la alimenta
Secondo una ricerca pubblicata su Jama un cucchiaino in meno nelle pietanze ha lo stesso effetto dei farmaci nella cura sulla tendenza ad avere la pressione alta. Questo per dire che è il sale l’alimento particolarmente incriminato nello sviluppo di ipertensione.
Anche coloro che avessero già iniziato una terapia medicinale possono iniziare a praticare questa metodica fatta in casa – lo dice questa ricerca nella quale sono stati presi a campione duecentocinquanta persone con età che va da i cinquanta ai settantacinque anni.
Il naturale scetticismo proveniente dal dubbio su come una risposta così diretta e naturale possa supplire al necessario trattamento farmaceutico trova risposta nell’osservazione della reazione avuta dal campione indicato, composto da persone già affette da ipertensione ma ancora non impegnate in un trattamento a base di farmaci così come altre sotto trattamento medicinale. Ma all’interno del gruppo di consapevoli e volontari autoproponentesi per lo speciale trattamento iposodico anche coloro che erano in cura con farmaci sebbene senza risultati
L’astenersi dal sale ha avuto un effetto paragonabile a quello dei farmaci. La metodica – di cui non si riferisce la ratio – è consistita nel tenere un regime alimentare dove per una settimana ci si alimentava attraverso cibi conditi con sale e l’altra settimana invece con alimentazione iposodica. IL riferimento consisteva nei cinquecento milligrammi di sale ogni giorno.
Ebbene, sia gli ipertesi in cura che coloro i quali non erano sottoposti a farmaci hanno ottenuto una diminuzione dei valori della pressione. La pressione sarebbe diminuita di sei mm di mercurio.