IL male del re

Ci insegna tutti a cogliere serenamente la prevenzione alle insorgenze tumorali e a combatterle con determinazione. Di lotta al tumore e di prevenzione so parla al convegno di martedì 13 febbraio al Capranichetta alle ore 17

Riuscito perfettamente l’intervento chirurgico alla prostata Carlo III dovrà vedersela con l’insorgenza di un tumore che non entra però nel decorso dell’intervento chirurgico appena effettuato. Quanto successo al re in carica nel Regno Unito succede a molte persone quando dopo un intervento chirurgico sono sottoposti ad esami più accurati ed hanno una diagnosi di insorgenza tumorale.

Diventa allora la cura della malattia scoperta il nuovo fronte. Nulla da drammatizzare, solo alcuni passaggi clinici da compiere insieme alla messa in affidamento alle attenzioni dei medici.

IL re in carica del Regno Unito ha dato grande prova di gestire questa nuova fase iniziando il trattamento ambulatoriale contro il tumore – almeno secondo quanto riportano le agenzie ufficiali.

Non si sono giustamente rilevate la natura e le caratteristiche della neoplasia riscontrata. Anche da Buckingham Palace si chiarisce che il tumore non è alla prostata. La diagnosi a margine dell’intervento non ha indicato dove il cancro sia localizzato né di che tipo sia.

È però considerato “trattabile”. Ed è così che Carlo ha iniziato dei regolari trattamenti. Così, sempre da Buckingham Palace, si riferisce della sua reazione alla notizia: “resta totalmente positivo sul trattamento e conta di ritornare a svolgere pienamente i suoi impegni pubblici non appena possibile”.