Farmacia, sempre più avamposto sanitario

Secondo il nuovo Ddl in farmacia si potranno trovare nuovi servizi sanitari: vaccinazioni, test diagnostici, scegliere il medico di famiglia

Forse i farmacisti ce l’hanno fatta. Il loro ruolo non è più confinato alla stretta fattualità commerciale ma entrano a pieno titolo nell’organizzazione sanitaria vera e propria sgravando di oneri e competenze il resto della gestione della cura della salute. Una rivendicazione che i titolari da diversi anni rivendicavano, rimanendo però inascoltati.

Il Disegno di legge sotto esame rivede le loro competenze ampliandole, rispondendo così all’esigenza di decentramento della gestione pubblica in Sanità. Si comincia dalla prima grande seccatura per i medici di famiglia e per le strutture sanitarie di vicinato. I vaccini previsti, non solo influenza e Covid ma anche gli altri, (diagnostici salivari e orofaringei, fino ai test per la terapia antibiotica) potranno essere effettuati in farmacia. Altro tipo di diagnostica effettuata in modo non sistematico potranno trovare in farmacia una sede a cui riferirsi. Elettrocardiogramma, holter pressorio e cardiaco, grazie anche all’elettro-medicina potranno essere effettuati e controllabili dal presidio farmaceutico. Nella stessa sede potranno essere evitate l’anticamera degli uffici pubblici, come selezionare il proprio medico di famiglia. Ma già da oggi circa tre quarti delle farmacie eroga attività come l’esame della glicemia, il colesterolo, i trigliceridi.

Potranno essere adottati a sede di succursale Asl anche locali adiacenti alla farmacia in questione. Qui si sconta però una divisione radicale tra il momento della prescrizione e quella dell’effettuazione della terapia che debbono rimanere ben separati, così come il ritiro dei farmaci che non potrà essere effettuato nella stessa sede dove è prescritto.

Le farmacie potranno consorziarsi tra loro costituendo una rete di servizi. L’innovazione tecnologica e la necessità di alleggerire le tradizionali sede di erogazione di attività per la cura della salute hanno reso necessaria questa delega di prestazioni.

Già prima di questa riforma, laddove passasse senza scossoni, un terzo delle farmacie è organizzata per le iniezioni. Si tratta di vedere, ora, la reazione dei rappresentanti dei laboratori di analisi che, di tutta risposta, potrebbero chiedere di somministrare farmaci.