La fragilità fisica non è una condizione inevitabile se si adottano precisi stilemi di vita
Camminare. Allenamento sportivo moderato e mirato però anche quotidiano. Dieta specificamente dedicata, persona per persona. Sono i dettami della longevità e anche di una conduzione della senescenza con minori urti dovuti all’età. Una formula che ha facili riscontri intuitivi. La graduale vulnerabilità dell’anziano può essere allontanata attraverso una conduzione di vita attenta e mirata ad alcune buone pratiche. La novità è che oggi si pone come risultato di una sperimentazione scientifica applicata su più di millecinquecento casi. Uno studio attento e analitico destinato a fare scuola. Si autodefinisce come “intervento multicomponente”. Associato a una riduzione dell’incidenza della disabilità motoria negli anziani con fragilità fisica e sarcopenia (cedimento graduale della forza fisica dovuto all’età). Quindi si può preservare la mobilità nelle persone anziane vulnerabili aumentandone gli standard di vita.
La ricerca pubblicata su British Medical Journal ha avuto un tempo d’azione durato per trentasei mesi – iniziata il gennaio 2016 e durata fino a ottobre 2019 – ed ha coinvolto 1.500 persone in undici stati europei.
I pazienti sono stati donne e uomini sui settanta anni di età. Si tratta sostanzialmente di un programma di dieta mirata e di esercizio fisico.