In attesa del vaccino

Si osservano le caratteristiche di quelli che hanno scampato la malattia e si studia il plasma

I malati sono 64.447. I morti, 1.384. Ma i guariti sono 7.116. Ed è su questi che bisogna ragionare per approntare terapie di abbattimento del virus. In attesa della realizzazione del vaccino (non solo dei primi test) che potrà essere messo a disposizione solo tra sei mesi, si intensificano le metodologie per uscire dalla malattia. Innanzitutto si osservano le terapie applicate nei casi di guarigione. E tra queste si utilizza il plasma di coloro che sono usciti dalla malattia. (Stesso metodo adottato con successo per la Sars). Si è sviluppato così il “plasma di convalescenza” (ANSA). Il fatto è che i guariti dal Sars-Cov-2 (denominazione scientifica del nuovo coronavirus) hanno il plasma ricco di anticorpi utili per battere il virus. Sono stati utilizzati in dieci casi sui quali si è riscontrato un miglioramento nell’arco delle ventiquattro ore. La notizia appare sul China National Biotec Group: “intensificato la sua ricerca sul piano di trattamento del plasma per il periodo di recupero” … “accelerata la ricerca scientifica sulla ricombinazione genetica e il vaccino inattivato.