No idrossiclorochina

Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet il rimedio antimalarico non funziona contro il coronavirus

IL processo di arricchimento nei sistemi di cura contro gli effetti da contagio del coronavirus avviene anche per selezione dei metodi sbagliati.

I problemi determinati dall’uso di clorochina e idrossiclorochina sono maggiori dei risibili benefici. Sono farmaci, questi, che sono stati collegati a rischio di morte tra i pazienti ricoverati in ospedale per problemi al cuore determinati. Non sembrano, in contempo, dare benefici. Sia presi da soli che insieme a un antibiotico. Nella ricerca si sono esaminati i dati raccolti da 671 ospedali nel mondo.

Quindicimila persone trattate con gli antimalarici e con uno dei due antibiotici. Qualsiasi combinazione adottata, è stata associata a maggior rischio di morte rispetto a quello osservato in 81.000 pazienti a cui questi farmaci non sono stati somministrati. Più rischiosa degli altri l’associazione tra idrossiclorochina e uno specifico antibiotico: l′8% ha sviluppato aritmia cardiaca, rispetto allo 0,3% del gruppo di controllo.

The Lancet si è occupata del problema in diverse ricerche che pare abbiano convinto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità a sospendere l’impiego nei pazienti di Covid-19. L’ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Oms in una conferenza stampa a Ginevra. Ma sui derivati della clorochina ci sono ancora sostenitori che continueranno le sperimentazioni.