Nell’area subsahariana meno defunti per Covid che in Europa

In Africa i decessi sono assai meno di quanto si temeva nonostante ci sia scarsità di vaccinazioni

Si temeva il peggio in Africa a causa della diffusione pandemica. E invece i dati offrono il quadro dell’area subsahariana assai meno desolante che l’Italia. Eppure lì la diffusione dei vaccini è molto scarsa. Le ragioni si adducono alla media di età della popolazione assai più bassa che quella europea.

A offrire un quadro assai meno desolante di quanto si paventava è il Our World in Data. Il dato italiano vede 229 morti ogni centomila abitanti, in Uganda, invece, solo sette decessi su centomila persone. La Nigeria ne conta due. Quindi decessi su centomila abitanti in Gambia e Gabon, due in Burkina Faso.

Compassionevole la distribuzione dei vaccini in questi paesi tanto che il confronto coi paesi europei è avvilente. The Economist ha pubblicato una ricerca di Oxford secondo cui nei paesi occidentali si è arrivati a una media di 160 vaccini ogni cento abitanti. Nei Paesi più poveri del pianeta sono solo dodici ogni cento persone. Cioè meno di un decimo.

In Africa anche la differenza dei decessi in età pre-covid con quella attuale non rileva grandi discrepanze. La strage che si temeva in Africa non è avvenuta. Un’altra spiegazione di ciò guarda alla malaria che ha consentito si sviluppassero una dotazione anticorpale molto più forte nella popolazione. Di fatto, però, non dobbiamo ripetere stancamente la solita esaltazione del valore salvifico dei vaccini.