Digiuno intermittente, promosso!

A dare il placet è il periodico scientifico Cell Metabolism

In certi momenti del giorno evitare di mangiare. Vale per evitare malattie come il diabete, problemi cardiovascolari e ma anche tumori che nei casi in cui si pratica un’alimentazione a specifici momenti della giornata rileva una casistica inferiore rispetto alle pratiche di alimentazione libera.

Il filone di ricerca da cui il periodico scientifico Cell Metabolism vuole dare fondamento per altre ricerche consiste nell’approfondire gli effetti dell’alimentazione a tempo determinato. Avere accesso ad alimenti, quindi calorie a tempo determinato con consistenti pause, piuttosto che a tempo continuato, porta a differenze sostanziali nella gestione delle stesse. L’esempio è stato effettuato con i soliti due gruppi di roditori a cui, nel primo caso è stato dato cibo a tempo continuato, nel secondo caso, la stessa quantità di calorie ma a intervalli con pause di digiuno.

A fine percorso osservativo i topi che avevano mangiato sempre erano ingrassati e avevano disfunzioni metaboliche, gli altri no. L’ipotesi forte allora consiste nel vedere l’ effetto benefico nei cicli regolari di alimentazione e digiuno.

Si tratta quindi di qualcosa di più che un campo di ricerca possibile. Cominciano ad esserci dati ponderali che attestano una diversa cultura dell’alimentazione. L’alimentazione a tempo limitato potrà essere adottata anche a titolo di trattamento per diverse patologie.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta che ci sono un miliardo di obesi. Regolare l’alimentazione e, se del caso siano confermate queste ipotesi di ricerca, praticare una forma di costante digiuno quotidiano per una parte della giornata, dovrà diventare una chiave di volta per trovare un sistema di prevenzione valido.