Anche in farmacia “la presa in carico del paziente”

Un ruolo strategico, quello del farmacista, fondamentale nel trattamento del paziente cronico affetto da diverse patologie affinché non si perda l’effetto delle prescrizioni mediche

Il farmacista si integra con le altre figure professionali per concorrere al miglioramento della qualità delle cure ed alla riduzione dei costi nel comparto globale della sanità.

La farmacia può investire del tempo nell’attività di presa in carico e monitoraggio dell’aderenza alla terapia dei malati cronici in vario modo: dall’uso di piattaforme digitali in grado di conservare i dati dei pazienti e guidare il farmacista nel successivo follow up, fino alla realizzazione della terapia personalizzata con consegna di blister settimanali. Dalla farmacia, infatti, vengono consegnati i blister che contengono esattamente, giorno per giorno, i farmaci che il paziente deve assumere, divisi per fasce orarie. Con blister si intende quel piccolo dispenser nel quale sono custodite le medicine per seguire le indicazioni terapeutiche in modo preciso e puntuale.

Sempre la farmacia può offrire ai propri pazienti una app che si comporta come un vero e proprio assistente digitale e ricorda al paziente e/o al familiare quando si deve assumere un farmaco, quando si deve effettuare una misurazione in autoanalisi e quando è necessario rifornirsi delle nuove scatolette di farmaco. Il servizio che mette a disposizione questo assistente digitale si chiama Carepy, ed è stato insignito di numerosi premi tra cui il Premio dei Premi conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come servizio digitale di riferimento per la gestione delle cure domiciliari ed il miglioramento dell’aderenza terapeutica.

Sono novità che collocano la farmacia in un ruolo totalmente nuovo nel Sistema Sanitario Nazionale. Non più un semplice presidio per l’acquisto dei farmaci bensì anche uno strumento di garanzia per il medico. Troppi peggioramenti dello stato di salute infatti sono dovuti ad assunzioni di farmaci in tempi e modalità sbagliate. Le innumerevoli incongruità tra giusta terapia ed effettiva applicazione, sono la causa di importanti stati di aggravamenti del malato cronico con conseguente aumento delle spese sanitarie.

La novità sostanziale però non arriva solo dalla disponibilità delle farmacie, anzi sono ancora troppo poche le realtà che hanno aderito a questa nuova messa in rete del servizio a sostegno del paziente cronico- appena venti in tutta Italia. Fondamentale è stato il decreto ministeriale n. 77 del 2022. In questa novità introdotta nel Sistema Sanitario il farmacista acquisisce finalmente un ruolo cruciale per il paziente in “poli-trattamento”.

Si tratta di un vero e proprio riferimento nel testo di legge: il secondo paragrafo del documento, relativo allo sviluppo dell’assistenza territoriale del Servizio Sanitario Nazionale riconosce espressamente il ruolo della farmacia dei servizi. Viene sancito che le farmacie convenzionate costituiscono presidi sanitari di prossimità e rappresentano un elemento fondamentale ed integrante del Servizio Sanitario Nazionale.

Ne parliamo Elio Giannitelli, farmacista, titolare di una farmacia, che ha aperto a Torre Angela a Roma. E’ una zona popolosa e multietnica nella periferia della città. Ha iniziato questa sua missione a metà aprile del 2021. L’obiettivo della Farmacia Turris Angeli è offrire ai pazienti della zona un punto di riferimento per la salute, con un particolare focus sulle persone anziane in poli-trattamento.  “Il servizio di presa in carico e monitoraggio dell’aderenza alla terapia  è nato soprattutto per la popolazione anziana, ma è dedicato a chiunque dimentichi di prendere medicine durante la giornata. Sono smemoratezze che vengono sottovalutate invece causano l’aumento di mortalità a carico del paziente”.

Cosa significa in sostanza aderire a questo servizio: “Una volta che il paziente ha firmato la liberatoria della privacy, prendiamo in carico il piano terapeutico del paziente preparato dal medico di medicina generale. A questo punto, una farmacista preparatrice a cui abbiamo affidato il servizio, procede alla creazione dei blister seguendo una scrupolosa procedura aziendale studiata a tavolino dallo staff della farmacia.”

“Nella mia farmacia, ho deciso di avvalermi del servizio Carepy Pharma per gestire al meglio la presa in carico dei pazienti e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia.”

Tra le funzionalità pensate per rendere più semplice la gestione delle terapie dei pazienti in farmacia troviamo la piattaforma web per il monitoraggio dell’aderenza, l’app gratuita da offrire ai pazienti per il ricordo delle attività e la generazione di schemi cartacei per i pazienti meno digitalizzati.

“Una volta ricevuti i piani terapeutici li carichiamo nel servizio informatico integrato con Carepy Pharma. Come funziona?” – Commenta Giannitelli – Molto semplice: creiamo il profilo anagrafico e terapeutico per i nuovi pazienti e Carepy si collega in modo diretto con il macchinario di deblistering semiautomatico dando le indicazioni per comporre i blister. Quindi rende le procedure più veloci, e più sicure essendo un sistema certificato che limita gli errori.”

Infatti, per ogni blister il software, tra gli altri documenti, genera anche un foglio di lavorazione che tiene traccia dei vari step che realizzano sia il farmacista preparatore sia i farmacisti designati alle attività di controllo qualità prima di consegnare il blister personalizzato al paziente.

Inoltre, con la funzione rifornimento di Carepy Pharma, che crea un elenco con il fabbisogno mensile dei pazienti, è possibile unificare tutte le prescrizioni e gestire il riapprovvigionamento una sola volta al mese per tutti i pazienti.

“Il software Carepy Pharma è davvero indispensabile per questo servizio: è un sistema di archiviazione facile, immediato per la ricerca delle informazioni e ci permette di ridurre notevolmente i tempi di realizzazione delle terapie personalizzate grazie alla creazione di tutta la documentazione necessaria per ogni paziente.” – Prosegue Giannitelli.

“Ogni farmacia ha la sua autonomia chiaramente e può organizzarsi come meglio ritiene, tuttavia consiglio vivamente di affidarsi ad esperti del settore che supportano il team di farmacisti in tutti gli step della attività di presa in carico. Proprio come fa Carepy che, accanto alla tecnologia, mette a disposizione il suo team di professionisti che con le competenze in ambito farmacologico e in ambito di aderenza alla terapia rendono il lavoro in farmacia più semplice e immediato.” Prosegue il Dottore – “È un’attività di collaborazione effettuata al fine della maggiore tutela del malato, ma anche per la crescita di rango delle farmacie nella gerarchia dei presidi sanitari. Si tratta, in questo modo, di realizzare dei passi in avanti, ottenere un riconoscimento che chiedevamo da anni”.

“Quello in cui credo fermamente è che istituzioni e regioni, in particolare quelle che ancora non stanno operando in questa direzione, lavorino per inserire la gestione del paziente cronico nella farmacia dei servizi regolamentandola e uniformandola a livello nazionale.” – Conclude il Dottore – “Inoltre, vorrei invitare i colleghi farmacisti che hanno adottato un modello di farmacia dei servizi, simili al mio, di affidarsi il più possibile a servizi, come Carepy, per differenziarsi rispetto alle catene ed essere davvero riconosciuti dal paziente come un punto di riferimento sul territorio e un professionista sanitario al servizio della comunità.”